Autorità e pubblico alla inaugurazione della “Rosa per Anita” a Verucchio (Rimini)

A VERUCCHIO PER ANITA E LA TRAFILA

Maurizio Mari

In una bella giornata di sole ci siamo ritrovati l’8 marzo, festa della donna, a Verucchio (Rimini). Un bellissimo borgo in cima alla collina con la rocca malatestiana da dove si gode un panorama mozzafiato sulla Valmarecchia con vista sul Mare Adriatico e Rimini, poi San Marino e le colline col castello di Torriana.

L’occasione è stata la messa a dimora della “rosa di Anita” che il Comune di Verucchio ha voluto piantumare in un piccolo giardino dedicato ad Anita Garibaldi nel 170° anniversario della morte. Numerosi i cittadini intervenuti alla cerimonia, attenti agli interventi delle autorità. Da Ravenna era presente la sezione Anvrg e la Società Conservatrice Capanno Garibaldi, unitamente alle sezioni Anvrg di Cesenatico e Rimini e rappresentanti di associazioni d’arma della zona.

Ha fatto gli onori di casa la sindaca di Verucchio Stefania Sabba. Sono intervenuti il sindaco di Sogliano Quintino Sabattini (che ha ricordano che un suo avo dissetò con cocomeri la colonna garibaldina diretta a Cesenatico), la vicesindaca di Borghi Marina Tosi, il vicesindaco di Ravenna Eugenio Fusignani, l’assessore di Castrocaro-Terra del Sole Pino Bacchilega, il direttore del “Museo e Biblioteca Renzi” Andrea Antonioli.

Purtroppo assente la nostra presidente Anita Garibaldi Jallet, impedita a raggiungere Verucchio a causa dello sciopero dei trasporti proprio in occasione della giornata internazionale della donna.

L’evento fa parte del progetto “Una rosa per Anita” ideato dal “Museo e Biblioteca Renzi” di Borghi con la collaborazione dell’Istituto Tecnico “Garibaldi-Da Vinci” di Cesena. La rosa è già stata piantumata a Mandriole, dove Anita si spense il 4 agosto 1849 e a San Marino. Ma altri appuntamenti ci aspettano in questa Romagna garibaldina che non dimentica. Ed anche in Brasile.

Una festa per tutti gli abitanti del paese come l’ha definita la sindaca Sabba, particolarmente soddisfatta dell’evento in occasione della festa della donna. Anche perché nell’intero territorio comunale è la prima intitolazione di un giardino ad una donna. Inoltre la cerimonia vuole ricordare il 170° anniversario della trafila garibaldina e del suo passaggio in questi luoghi il 1° agosto 1849 di Giuseppe Garibaldi e di Anita, un eroina da ricordare per i valori ideali che rappresenta.

Tutti gli intervenuti hanno ricordato la figura di Anita Garibaldi, che venuta da una terra lontana si è sacrificata per il suo uomo e la libertà dell’Italia. Eugenio Fusignani, ricordando i tanti anniversari che ricorrono quest’anno, si è anche soffermato sulla Costituzione della Repubblica Romana che all’art. 48, prima in Europa, e forse nel mondo, concedeva il voto a tutti i cittadini, uomini e donne.